Per colpa del recente maxi-appalto della Regione Piemonte per l’assistenza audioprotesica, quasi 30.000 pazienti piemontesi colpiti da una grave disabilità come la sordità, per lo più soggetti deboli in età avanzata e già in difficoltà per l’emergenza – Coronavirus o bambini nati con deficit uditivi congeniti, rischiano di non poter più ottenere l’assistenza sanitaria cui hanno diritto.
Gli invalidi per sordità hanno bisogno di essere presi in carico dal proprio Audioprotesista, il professionista sanitario abilitato alla rimediazione dei deficit uditivi, che, tramite un percorso protesico altamente personalizzato, sceglie ed adatta gli apparecchi acustici alle loro specifiche esigenze.
Tale inalienabile diritto è garantito dal 1978 a tutti i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il maxi-appalto della Regione Piemonte, invece, separa in lotti distinti Audioprotesisti e apparecchi acustici, assegnando il paziente invalido per sordità ad un Audioprotesista individuato con una gara al minor prezzo (!) costringendolo ad applicare un apparecchio acustico standard acquistato, con un’altra gara (!), tramite la stazione appaltante, negando al paziente il diritto di ottenere l’assistenza personalizzata cui ha diritto.
Le gare d’appalto per l’assistenza audioprotesica, inserite nel DPCM sui nuovi LEA del 2017 ma mai utilizzate, sono state dichiarate inappropriate in ragione della tipologia di assistenza cui sarebbero destinate:
– dalle Commissioni “Affari Sociali” della Camera e “Igiene e Sanità” del Senato con i Pareri del 14 dicembre 2016 che hanno incaricato la “Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale” di ripristinare il sistema tariffario,
– da CONSIP (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana!),
– ed ancora dalla Camera con gli Ordini del Giorno n. 345 e n. 420 del 23 dicembre 2019.
Per questo, visto che da un lato il precedente Nomenclatore Tariffario è tuttora utilizzabile e garantisce ai sordi l’appropriata assistenza e dall’altro è tuttora calendarizzato nell’agenda dei lavori della Commissione LEA il ripristino del sistema tariffario per l’assistenza audioprotesica, nessuna Regione ha assegnato, ad oggi, alcuna gara d’appalto.
La Regione Piemonte, agendo in controtendenza col resto del Paese, rischia di procedere ad una manovra altamente discriminatoria per i propri cittadini più deboli.
Siamo ancora in tempo per scongiurare questa sciagura che mette a rischio la salute di quasi 30000 pazienti: fermiamo questo maxi-appalto e sollecitiamo la Commissione LEA affinché, una volta per tutte, ripristini in via definitiva i diritti dei cittadini sordi togliendoli dalle mani degli appaltatori.
Se anche tu sei d’accordo, firma e condividi la petizione cliccando su questo link: https://www.change.org/Salviamo_gli_invalidi_per_sordità_dalle_mani_degli_appaltatori_della_Regione_Piemonte